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lunedì 17 aprile 2017

Tentazione involontaria

Conosciuti i nemici spirituali, studiamo ora la tentazione, la quale può essere involontaria e volontaria. La prima non è né cercata né voluta; la seconda invece è cercata e voluta. Si chiariscono i due concetti. Quando la tentazione non è cercata, né provocata, quando cioè l'anima fa di tutto per sfuggire al pericolo della lotta, se con tutto ciò avvenisse l'assalto spirituale, l'anima dovrebbe restare tranquilla, contentandosi d'invocare l'aiuto divino. Senza dubbio il Signore l'assisterà e facilmente ne uscirà vittoriosa.

Un esempio.

Un incontro eventuale pericoloso ... un cattivo suggerimento inaspettato ... uno sguardo immodesto per sbaglio... un brutto ricordo che all'improvviso si affaccia alla mente ... un risveglio spontaneo di passione ... queste sono tutte tentazioni involontarie, quindi non imputabili. Però l'anima, avvertita la tentazione, è tenuta a superarla con la preghiera, con la distrazione, con l'allontanarsi dal luogo pericoloso, ecc ... Si deve stare sempre all'erta, come il soldato sul campo di battaglia. Ma per quanto si stia vigilanti, non sempre si possono prevedere tutti i pericoli di tentazione.

Penna a biro? ...

Un ragazzo di nove anni scorazzava in campagna; non gli mancava nulla per divertirsi: uccelli, fiori, pietre per la sassoiola ...
Avvistò un piccolo oggetto di metallo, lo prese, lo pulì alla meglio, perché un po' irrugginito, e si accorse ch'era una penna a biro. Trovato un pezzetto di carta, si provò a scrivere. Appena premuto un poco, avvenne uno scoppio; gli saltò la mano destra e parte dell'avambraccio, la sinistra fu ferita e la faccia bruciacchiata. Quell'arnese sembrava una biro e non lo era. Circa venti anni prima, durante la guerra, dagli aerei nemici venivano lanciati simili oggetti. Quanti incauti rimasero feriti o perdettero la vita! Il ragazzo oggi è mutilato. Avvenuta la disgrazia, toccò a me, scrivente, dire la parola di conforto ai parenti. Può dirsi colpevole questo ragazzo? Meriterebbe rimprovero? Di certo no! E’ stata cosa fortuita, imprevista; è stata una disgrazia. Così nel campo delle tentazioni. Ci sono oggi tanti di quei pericoli morali, per cui tutti non si possono prevedere né evitare; perciò si deve stare vigilanti finché è possibile.

(Brano tratto da "Combattimento spirituale" di Don Giuseppe Tomaselli).