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domenica 16 aprile 2017

Il mondo

Il terzo nemico spirituale è il mondo, che suole essere chiamato l'alleato di Satana. Per mondo qui s'intende non il creato, ma la sterminata folla di coloro che pongono il cuore, le speranze e la felicità sulla sola vita terrena, curandosi poco o niente della vita che ci attende dopo la morte.
Tutto il mondo è posto sotto il maligno; chi si lascia vincere, diviene schiavo.
La legge del mondo è il piacere presente, procurato con la triplice concupiscenza di cui parla San Giovanni Evangelista: quella del corpo, degli occhi e della superbia della vita.
Gesù Cristo condanna il mondo e dice: Io non prego per il mondo! ... Guai al mondo! ... Io ho vinto il mondo! -
Il mondo infatti con le sue false dottrine e seduzioni è una continua e forte tentazione. Beati coloro che ne vivono lontani, cioè nei deserti e nei conventi!
Ma non tutti possono fare questo. E' possibile però vivere staccati dal mondo, pur restando in esso; per riuscirvi occorre resistere alle sue lusinghe e non lasciarsi contaminare dal suo fango morale.

Addio, mondo!

Non era trascorsa una settimana, mentre scrivevo queste pagine, da che io avevo avuto un gradito incontro.
Vidi uno sui trent'anni, abbastanza sereno in volto. Mi piegai umilmente e gli baciai le palme delle mani. Egli lasciò fare.
Era un novello Sacerdote, ordinato dal Vescovo pochi giorni prima.
Questi era vissuto nel mondo e aveva chiuso felicemente il corso universitario con la laurea in medicina. Si accorse che il mondo promette e non dà e che presenta il calice del piacere, entro cui stanno assenzio e veleno. - Addio, mondo! - disse un giorno. - Io ti lascio e penso ad altro. Voglio essere Sacerdote! Tu, o mondo, ti ridi di me per la mia decisione ed io mi rido di te! – 

Il pugile. 

Viaggiavo; davanti a me sedeva un signore; approfittai per dirgli una buona parola: Non dimentichiamo nella vita che sopra di noi c'è un Dio, che è padre! ... Procuriamo di vivere da buoni cristiani!
Mi rispose: - Sono cattolico praticante e per questo ho lasciato il mondo, rinunziando alla mia lucrosa carriera.
- Si spieghi meglio!
- Sono un uomo di forza. Sono stato un pugile. Con un pugno nella lotta di pugilato potrei ammazzare un uomo. Per non avere il rimorso di aver tolto la vita ad un uomo per divertire gli spettatori, ho deciso di rinunziare al denaro ed alla gloria. Mi sono ritirato a vita privata -.
Detto questo, mi presentò le foto in veste di pugile e poi, rimboccate le maniche, mi lasciò vedere i poderosi muscoli degli avambracci.
Per il mondo conta solo il denaro, il piacere e la gloria. I deboli si fanno trascinare da questi tre lacci e così facilmente cadono e vivono in peccato.
Non sono troppi quelli che sanno resistere alle lusinghe del mondo.

Piccolo mondo.

Quando mi avviene di scendere alla stazione di San Remo, i miei occhi vanno subito ad un grandioso edificio, sito a pochi passi dalla stazione. Ha l'aspetto di un palazzo reale, con imponenti gradinate e con aiuole ricche di verde e di fiori. A destra di chi guarda l'edificio sta una chiesa dei Francescani ed a sinistra un bel tempio degli Ortodossi, in stile bizantino.
Il palazzo di cui si parla è un piccolo mondo: è il celebre Casinò di San Remo. Ho voluto entrarvi, in ore di quiete, per osservarlo.
Quanto il mondo suole presentare di attraente alla moderna società, può trovarsi nel Casinò: giuochi d'azzardo con gli assetati di denaro; convegni di artiste cinematografiche; appuntamenti con donne internazionali; veglioni, danze, gare di canto per la Canzonissima, trasmissioni televisive, ecc.
Il Casinò presenta il calice del piacere. Ma in fondo al calice c'è l'amaro: rabbie, bestemmie, immoralità, disillusioni, famiglie che vanno sul lastrico, lutti ...
In questi giorni, mentre scrivo, i giornali pubblicano: « Al Casinò di San Remo il giovane ... rimase deluso. Scoraggiato, ritornò all'albergo e si uccise ».
« La giovane ... italo-francese, stella dello schermo televisivo, stanca ed abbattuta, uscita dal Casinò, prese il veleno per troncarsi la vita ».
E vale la pena seguire le massime del mondo, quando il sentiero dei falsi piaceri porta allo scontento ed all'abisso della disperazione? Tutto questo si sa, eppure si seguono le correnti mondane.

Evviva il mondo!

Il mondo calpesta la legge morale e, per fare godere di più, invita al libero amore, dicendo: Si appaghi il cuore! ... Si è liberi! ... Via le pastoie che presenta la Religione!
Con questa teoria, spinta dalla tentazione, una giovane s'innamora di un padre di famiglia. Saputo ciò e viste le tristi conseguenze, il genitore della giovane uccide il padre di famiglia.
Un uomo inganna una ragazza e dopo si rifiuta di sposarla. La partita si chiude con alcuni colpi di pistola: uno muore e l'altra in galera.
Quell'altra donna ha ceduto ad una tentazione. Disperata per le conseguenze e per il disonore, s'impicca al balcone.
Un padre di famiglia abbandona sposa e figli e va con un'altra donna. Il figlio maggiore richiama il padre; ma questi fa il sordo. Allora avviene un delitto: il figlio uccide il genitore.
Tempo fa una signorina venne a trovarmi in ufficio. Il suo aspetto e gli occhi sconvolti mi rivelavano il suo stato d'animo.
- Sono una universitaria; vengo da fuori Sicilia per gli esami. Prima di suicidarmi voglio parlare con lei.
- Si calmi e dica pure ciò che vuole!
- Sulla nave-traghetto incontrai un ufficiale. Subito sorse in me una forte simpatia per lui ed altrettanta in lui per me ... Non mi fossi mai incontrata! ... Dopo quanto è avvenuto, penso: E mio padre? ... E mia madre?... Ed il mio avvenire? ... Non mi resta che togliermi la vita! -
Feci di tutto per farle cambiare idea, ma non ci riuscii. La giovane si allontanò da me risoluta di farla finita.
Evviva il mondo! Val proprio la pena di seguirne le teorie!


(Brano tratto da "Combattimento spirituale" di Don Giuseppe Tomaselli).