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sabato 1 aprile 2017

Guerra spirituale

Nel luglio del 1966 attraversai in macchina la Pianura Padana e mi diressi alle alture del Monte Grappa. Da tempo nutrivo il desiderio di visitare quel luogo storico, teatro della prima guerra europea. Bello il panorama che si presentava al mio sguardo! Sul Grappa mi fermai ad osservare ed a far rivivere in me le scene di guerra: rocce sgretolate dall'azione dei cannoni; piccoli sentieri e fosse, ove si nascondevano i combattenti per sfuggire allo sguardo nemico; trincee scoperte, scavate chi sa con quale trepidazione. Entrai nelle trincee a cemento armato, disseminate nelle viscere del monte; vidi pure parecchi cannoni, ancora lì piazzati come ricordo. Sull'alto piazzale osservai la prima parte del grande cimitero di guerra, ove riposano le ossa degli Austriaci e degli Ungheresi. Più interessante e più imponente è il cimitero degli Italiani, disposto in geniale mausoleo. Visitai anche la devota Cappella, ov'è la storica statua della Madonna del Grappa, e pregai per i seicento mila soldati morti, tra cui mio fratello. Qualunque guerra comincia, dura più o meno a lungo e poi finisce. Ma c'è una guerra che comincia e non finisce, o meglio, che ha inizio quando si entra nell'uso di ragione e termina quando si chiude la vita. Nessuno può esserne esonerato. È la guerra spirituale, è la lotta contro il male, è un susseguirsi di assalti, i quali si chiamano « tentazioni ». Dice lo Spirito Santo: « La vita dell'uomo sulla terra è un combattimento » (Giobbe, VII-1). Con questo scritto s'intende chiarire il concetto di tentazione e presentare i pericoli ed i vantaggi della lotta spirituale; s'intende altresì confortare tante anime tribolate a motivo delle tentazioni.


(Brano tratto da "Combattimento spirituale" di Don Giuseppe Tomaselli).